Monte Pomponi

03/09/1944

Esecuzione di militari afferenti al Corpo Volontanti della Libertà

Nata dallo sfaldamento del Reggimento Nembo, dopo l’8 settembre 1943, la Divisione Folgore si pose al servizio delle Forze Alleate, inquadrata all’interno della Iª Divisione Canadese. Allo Squadrone F vennero affidate le più delicate missioni esplorative dietro le linee nemiche, con il compito di aprire la strada alle truppe anglo americane. A questo scopo, nel settembre 1944 una piccola squadre fu inviata anche in Casentino, nell’obiettivo di fornire informazione sull’attività tedesca attorno al Passo della Consuma e al Monte Falterona. Nel frattempo gran parte del Valdarno e la città di Firenze erano già stati liberati. A Caiano nel comune di Castel San Niccolò, è attestata in quei giorni la presenza del Comando dalla 334ª Infanterie Division.
Il 2 settembre Eldo Capanna e Otello Boccherini, furono inviati in missione operativa nel settore di Monte Pomponi, qui furono investiti dal fuoco di mitragliatrice e catturati, ancora vivi, dai soldati della Wehrmacht.
Portati in una casa vicina e rifiutatisi di dare informazioni sulle posizioni inglesi, venivano orrendamente torturati fino alla morte. Ai rinforzi della Folgore che il giorno dopo furono inviati a recuperarli, non restò purtroppo che constatare il sacrificio degli loro commilitoni.

I Segni

Monumento ai parà Eldo Capanna e Otello Boccherini

Informazioni

Luogo di collocazione: Sopra la cima del Monte Pomponi

Data di collocazione: 01/10/1982

Descrizione

Il monumento è dedicato al tenente Eldo Capanna ed al sergente Otello Boccherini, paracadutisti appartenenti al 1° Squadrone da ricognizione “Folgore” del Regio esercito, qui trucidati dai tedeschi il 3 Settembre 1944. Entrambi sono stati insigniti della medaglia d'Oro al Valor Militare. Si trova sulla cima del Monte Pomponi, in un'area delimitata da una catena tesa da sei paletti di ferro. Vi si accede attraverso una strada sterrata che parte a margine dalla S.R. 70 e conduce verso il B&B “Casamonti”. Il monumento consiste in una saetta (o folgore) in pietra levigata, simbolo dello Squadrone, infissa su una base a pianta quadrata, organizzata su sei livelli decrescenti, anche questi in pietra. Nella parte inferiore della saetta si trova una stella a cinque punte, colorata di nero e, sotto di essa, la scritta “Squadrone F” in caratteri bronzei in rilievo. Nella parte anteriore del basamento, in posizione inclinata, è collocata una lapide rettangolare in pietra con incisa l'epigrafe: vi sono riportati i nomi dei due Caduti con il loro grado militare, l'onorificenza conseguita e la data di morte. I caratteri sono stati riempiti con vernice di colore nero.

Osservazioni personali

Notizie e contestualizzazione

L' 8 settembre 1943, dopo il crollo del Fascismo, il Reggimento Nembo si divise e dal suo sfaldamento nacque la Brigata Partigiana "Folgore". Essa si mise al servizio della Forze Alleate che stavano operando la Liberazione, venendo così accorpata alla Prima Divisione Canadese. Allo "Squadrone F", come era stato ribattezzato, furono affidate delicate missioni per permettere l'avanzata anglo-americana in Italia. Una di esse interessava il Casentino, una Delle quattro valli che costituiscono la provincia di Arezzo. La missione doveva liberare dall'attività nazifascista il Passo della Consuma e il Monte Falterona, entrambi situati nel nord della valle. Il 2 settembre 1944, due partigiani della "Folgore", Otello Boccherini( nato a Roma nel 1918 ) e Eldo Capanna( nato ad Anzio nel 1917 ), vennero paracadutati sul Monte Pomponi, in realtà un piccolo colle. Lì, però, furono travolti dal fuoco delle mitragliatrici tedesche della Wehrmacht. Essi furono catturati e condotti nella piccola postazione tedesca di Pomponi, che da il nome al colle su cui sorge l'odierno monumento. Rifiutatisi di dare informazioni sugli spostamenti degli Alleati, Capanna e Boccherini furono torturati fino alla morte, avvenuta il 3 settembre 1944. Durante la loro breve prigionia gli abitanti delle case adiacenti poterono udire le urla dei prigionieri sottoposti ad orrende torture così come nel 2014 ha testimoniato l'ottantunenne Vittorio Corsi, allora bambino. Il giorno successivo gli Alleati liberarono la zona, scoprendo così i cadaveri martoriati dei due partigiani. In seguito, il Reggimento Paracadutisti Poggio Rusco commissionerà il monumento in memoria del Tenente Colonnello Capanna e del Sergente Genio Boccherini. A ideare la struttura a ricordo dello "Squadrone F" fu invece il Generale Artigliere Paracadutista Giovanni Giostra. Per il loro sacrificio i due uomini furono insigniti con la Medaglia d'Oro al Valor Militare. Inoltre tutti gli anni, davanti al monumento, si tiene una cerimonia a ricordo della due vittime, alla quale partecipano annualmente il sindaco di Pratovecchio Stia, i testimoni oculari come il già citato Vittorio Corsi, l'Arma dei Carabinieri d'Italia sezione di Arezzo, e la figlia di Eldo Capanna, Maria Capanna, che ogni anno viene fino in Casentino da Latina per presenziare alla cerimonia.

Galleria:

Autore: Istituto Comprensivo Dovizi Bibbiena e Alessandro Bargellini