Garliano

21/05/1944

Uccisione di civili

Evento e circostanze in fase di approfondimento. La memorialistica tramanda che i tedeschi entrarono in paese sparando all’impazzata, catturando alcuni civili (poi rilasciati) e minacciando il parroco di morte. I due giovani muoiono in queste circostanze. Dalla lapide che contrassegna le spoglie dei due uomini nel cimitero di Garliano, si evince che Eugenio Eugeni morì “per aver compiuto opera di bene”. Nonostante le modalità evocano in tutto e per tutto una rappresaglia, non esistono, stando alle fonti d’archivio, scontri o aggressioni all’esercito tedesco che scatenino questo esito. Addirittura, la formazione maggiormente attiva sulla sponda sinistra del Solano, ossia la VIIª Compagnia del Gruppo Casentino, non risulta ancora costituita (si costituirà il 9 giugno 1944). Allo stesso tempo un’eventuale causa non sembra neppure riconducibili ad eventuali azioni della Brigata Lanciotto nei paraggi, dal momento che questa Brigata compare in forze in Pratomagno intorno al 23 maggio. I due uomini uccisi non risultano essere né renitenti di leva né sostenitori della resistenza, complicando il quadro interpretativo dell’evento criminoso.