Luogo di collocazione: "Sentiero campestre "
Data di collocazione:
Descrizione
Cippo dedicato al partigiano Gino Braconi, caduto in località Salutio (AR), lungo il sentiero tra la cosiddetta Casa di Bernardo e il Pian di Bonano. Si tratta di una semplice pietra rettangolare di modeste dimensioni con incastonata una targa, sempre in pietra, con incisa l'epigrafe. Il tutto è sormontato da una piccola croce metallica.
Osservazioni personali
Il cippo, di difficile individuazione se non ben indirizzati, si trova lungo il sentiero tra la cosiddetta Casa di Bernardo e il Pian di Bonano.
Dal cimitero di Salutio si impegna un sentiero che procede in salita, costeggiato da alberi e prati. Lo si percorre per circa cinque minuti a passo regolare.
Sbuchiamo quindi su di una strada non asfaltata e, prendendo a destra, camminiamo per una manciata di minuti fino a quando non si raggiunge Casa Cella (come da targa lignea).Dopo un altro casale, si volta a destra, imboccando un sentiero in leggera discesa e lo si percorre per circa 100 metri. Quando si fa pianeggiante, sul lato sinistro, troviamo il cippo.
In alternativa, Casa Cella la si può raggiungere in automobile, lasciando Salutìo in direzione Talla e prendendo la prima strada a destra dopo il cimitero.
Un'ulteriore possibilità è arrivare al castello di Salutìo e, ripercorrendo la strada verso il paese, imboccare il sentiero sulla sinistra che a 50 metri dal castello porta verso Casa Cella. Il cippo sarà in questo caso sulla destra, dopo 150 metri.
Il cippo è stato da me censito nel 2008 e non sembra essere commemorato durante le celebrazioni nazionali e/o locali.
Notizie e contestualizzazione
Il 29 Giugno, mentre il comando della IV Compagnia del III Battaglione “Licio Nencetti” (XXIII Brigata Garibaldi “Pio Borri”, Divisione “Arezzo”), stava effettuando delle segnalazioni ad aerei alleati che stavano sorvolando la zona del Castello di Salutio (Castel Focognano), con la speranza di ottenere un aviolancio di armi e munizioni, un aereo tedesco lanciava uno spezzone che uccideva il partigiano Gino Braconi e feriva il comandante Bruno Fantoni (“Brunino”).
Gino Braconi, era un operaio originario di Faltona (Talla), partigiano inquadrato nella formazione sopra descritta. Il cippo riporta come data di morte il 1° Luglio 1944. Non è chiaro, quindi, se sia sbagliata la datazione della relazione partigiana o meno. Oppure che i fatti si siano svolti effettivamente in quella data ed il Braconi sia deceduto poi il 1° Luglio per le ferite.
Galleria:
Autore: Alessandro Bargellini